INQUINAMENTO DA COMPOSTI PERFLUORO ALCHILICI (PFAS)

18.11.2014 16:53


nelle falde sotterranee, nelle acque superficiali e nelle acque potabili tra le province di Vicenza, Verona e Padova.

Lunedì 17 novembre 2014 , presso la sede di Legambiente Vicenza è stato presentato agli organi di stampa l'esposto sottoscritto da: Legambiente Veneto, Legambiente Vicenza, Legambiente Verona, Circolo Legambiente, Perla Blu di Cologna Veneta, ViVerBio Gas Lonigo, Comitato Vicentino No Ecomafie, Coordinamento Acqua Bene Comune Vicenza, Associazione No alla Centrale Ovest vicentino, CILLSA (Cittadini per il lavoro, la legalità, la salute e l'ambiente) di Arzignano, CITTAB (Comitato intercomunale tutela territorio area berica) di Lonigo, ISDE di
Vicenza, Medicina Democratica Vicenza
, tutte associazioni riunite nel COORDINAMENTO ACQUA LIBERA DAI PFAS. L'esposto è stato sottoscritto anche da singoli cittadini.

L'esposto, redatto in collaborazione col Ceag - Centro di azione giuridica di Legambiente Veneto - chiede alle magistrature di Vicenza e Verona di indagare sulla pesante contaminazione da sostanze perfluoroalchiliche delle falde acquifere, delle acque superficiali e degli acquedotti pubblici, di almeno una trentina di comuni a cavallo tra le province di Vicenza, Verona e Padova, un territorio stimato in circa 150 km quadrati e con una popolazione residente stimata in trecentomila abitanti.

L'esposto è corredato da una consulenza medico-scientifica, redatta dal Dott. Vincenzo
Cordiano, che mette in correlazione la presenza degli inquinanti nelle acque con la probabile insorgenza di gravi patologie mediche, correlazione che viene citata anche in un documento dell'Istituto Superiore di Sanità del 16/01/2014 n. prot.0001584 avente oggetto "Acqua destinata al consumo umano contenente sostanze perfluorate nella provincia di Vicenza e comuni limitrofi". In tale ultimo documento l'Istituto Superiore di Sanità richiama uno studio americano svolto dopo un inquinamento da sostanze perfluoroalchiliche nelle acque del fiume Ohio, e che ha interessato una popolazione di
70.000 abitanti.

Nell'esposto presentato si chiede alla magistratura di porre sotto sequestro le probabili
fonti di inquinamento, onde evitare il perpetuarsi di un fenomeno inquinante che viene fatto risalire almeno alla fine degli anni 70.

Coordinamento Acqua
Libera dai Pfas


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