Il governo commissaria la Valdastico Nord

15.11.2014 20:41

da https://wwwcovepa.blogspot.it


TRATTO DA altreconomia.it di Luca Martinelli.
Una  decisione del Comitato interministeriale per la programmazione  economica "forza" l'iter per l'approvazione del progetto dell'A31 Nord, tra Veneto e Trentino, un  investimento da due miliardi. Una decisione che va a tutto vantaggio del concessionario A4 Holding, il cui primo azionista è Intesa Sanpaolo.
Sergio Chiamparino, membro del CIPE, è stato fino a pochi mesi fa presidente della Compagnia di San Paolo, a sua volta primo azionista di Intesa. Intanto comitati, associazioni e amministrazioni manifestano a Besenello (TN)

La "Pi.Ru.Bi." è la Valdastico Nord, cioè l'autostrada che dovrebbe unire l'A31 -che termina a Piovene Rocchette, nel vicentino- all'A22,
poco a Sud di Trento. 
Quando l'iniziativa è stata programmata, non era possibile sapere che il 10 novembre, nel corso di una riunione del CIPE (Comitato
interministeriale per la programmazione economica), il governo guidato da Matteo Renzi avrebbe provato a far ripartire il progetto, e di
superare -cancellandone con un colpo di spugna- la contrarietà espressa dalle comunità locali. Tra la Valdastico e Besenello, il governo sceglie
di ripartire dagli anni Settanta, cioè da "Pi", "Ru" e "Bi", Piccoli, Rumor e Bisaglia, i tre democristiani che sono i promotori dell'opera. 
Sono passati quarant'anni, ma è nel secondo decennio del ventunesimo secolo che la nuova autostrada, che viene definita "A31 Nord", pare diventata "fondamentale", un investimento imprescindibile in particolare per A4 Holding -la  società che gestisce l'A31 e l'A4 tra Brescia e Padova-: i motivi li abbiamo spiegati in un reportage del gennaio 2013, intitolato -non a
caso- "L'autostrada è una garanzia",  perché garantirebbe ad A4 Holding la continuità di una concessione altrimenti destinata a terminare nel giugno del 2015, dopo una proroga di due anni. 
Prima  di ricostruire l'intera vicenda legata all'iter autorizzativo dell'opera, vale la pena sottolineare che la decisione è stata presa dal  CIPE, cioè il Comitato interministeriale per la programmazione economica, che non è un organo "tecnico", cioè  capace di valutare la consistenza del progetto, ma politico, formato da  Matteo Renzi, da una decina di ministri del suo governo, da due sottosegretari alla presidente del Consiglio dei ministri e da un segretario, che in questo momento è Luca Lotti, uno dei fedelissimi del primo ministro (e anche lui sottosegretario). 
Tra  i componenti del CIPE c'è anche, unico a non far parte della compagina governativa, il presidente della Conferenza dei Presidenti delle Regioni  e Province Autonome. Secondo le indicazioni del sito www.cipecomitato.it,  che probabilmente non è aggiornato, sarebbe Vasco Errani, l'ex presidente della Regione Emilia-Romagna. In realtà, il presidente della Conferenza delle Regioni è oggi Sergio Chiamparino, presidente della Regione Piemonte. 
Quel Chiamparino che prima di candidarsi nella primavera del 2014 a guidare il Piemonte è stato -dal 2012- presidente della Compagnia di San Paolo, "nominato per acclamazione" dal Consiglio Generale nella riunione del 7 maggio. La Compagnia di San Paolo è, a sua volta, il primo azionista di Intesa Sanpaolo, di cui controlla il 9.888  delle azioni (Consob, 13 novembre 2014). 
E Intesa Sanpaolo controlla -attraverso Re Consult Infrastrutture ed Equiter-, il 35,35% di A4 Holding,  la società concessionaria dell'A31. Quella che vuole realizzare a tutti i costi l'A31 Nord, perc non perdere così il diritto a gestire anche la  trafficatissima A4, nella tratta tra Brescia e Padova.  

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