Superstrada Pedemontana: Pettenò (FSV), un regalo ai privati

20.02.2014 20:03
 

 

Posted on giovedì, febbraio 13, 2014
 

DA ARC – L’assessore alla mobilità Renato Chisso e il commissario Silvano Vernizzi forniscano alla commissione Infrastrutture del Consiglio regionale del Veneto tutti i dati sul project financing con cui si sta realizzando la superstrada Pedemontana veneta, indicando i costi effettivi dell’opera e i benefici reali per i cittadini. Ad avanzare la richiesta formale di una seduta di commissione dedicata a fare il punto sui 100 chilometri di superstrada che attraverseranno il Veneto da Montebello (Vi) a Spresiano (Tv) è il consigliere regionale Pietrangelo Pettenò (Federazione della Sinistra veneta), che ha presentato una “interrogazione urgente” alla Giunta per poter avere accesso alla convenzione tra Regione e il consorzio di imprese che sta realizzando l’opera e verificare quanto rivelato la settimana scorsa dall’eurodeputato Andrea Zanoni. “ Se i dati resi noti da Zanoni corrispondono a realtà – sostiene Pettenò – risulta evidente l’inutilità di un project-financing in cui la Regione mette oltre 1 miliardo a fronte di un costo complessivo della Pedemontana di 2,2 miliardi: farsela in proprio sarebbe costato meno”. Nell’interrogazione il consigliere ricapitola costi e clausole del contratto, secondo quanto appurato dall’eurodeputato Pd. “La convenzione tra la Regione e l’Ati tra Itinere infrastrutture e Consorzio Stabile Sis, ovvero i due attori privati che hanno vinto la gara d’appalto – ricostruisce Pettenò – negata per anni ai consiglieri regionali, è stata fornita all’eurodeputato dal notaio presso cui era depositata, previo pagamento dei relativi diritti. Il notaio non poteva fare diversamente dato che l’atto è pubblico, nonostante il commissario Vernizzi continui ad essere del parere opposto adducendo fantasiosi motivi di “privativa industriale””. Dalla lettura delle carte – fa presente Pettenò – emerge che i cittadini dovranno pagare 500 milioni di euro in più per la superstrada, rispetto alle previsioni iniziali del project financing. “Dal 2007 al 2013, infatti – prosegue Pettenò – il contributo pubblico all’opera risulta essere aumentato di 441 milioni, passando da 173 a 614 milioni, ai quali si aggiungono 436 milioni di contributo in conto esercizio, che portano il costo totale dell’opera ad oltre un miliardo di euro. Mentre il pubblico deve pagare sino in fondo, le imprese costruttrici ci guadagneranno sempre e comunque – sottolinea l’esponente della Sinistra veneta – Se il progetto si blocca per qualsiasi problema, la parte privata potrà recedere avendo diritto a un importo del 10% calcolato sulle opere ancora da realizzare o sui guadagni previsti nei successivi 40 anni (circa mezzo miliardo di euro): in questo modo è la Regione ad accollarsi anche il rischio d’impresa”. Aumentando i costi di realizzazione, aumenteranno anche i costi per i cittadini, residenti e non. La SVP, infatti, sarà a pagamento per tutti, con sconti del 50 per cento per i residenti solo per i primi 14 anni ed esenzioni limitate esclusivamente agli over 65 e gli under 23.

 

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