Terra dei fuochi, l'Iss conferma un «eccesso di mortalità»

04.07.2014 18:53



di Barbara GobbiCronologia articolo

           


    

approfondimenti


    Lo studio Sentieri, pensato e applicato sui siti inquinati delle
    zone di interesse nazionale, "prestato" per un aggiornamento sulla
    condizione epidemiologica nella Terra dei fuochi e per il sito di
    interesse nazionale di Taranto. Ne emerge un quadro a tinte fosche,
    rispetto al quale se dall'Istituto superiore di Sanità ci si affretta a
    precisare che «le caratteristiche metodologiche dello studio Sentieri
    non consentono, in linea generale, la valutazione di nessi causali
    certi», si aggiunge però che si possono individuare «situazioni di
    possibile rilevanza sanitaria da approfondire con studi mirati, senza
    rinviare le necessarie azioni di risanamento dei territori in cui sono
    presenti situazioni di inquinamento ambientale».
    I risultati del monitoraggio Iss, prescritto dal Parlamento con la Legge 6 del 6 febbraio 2014 e
    concluso - come previsto - a maggio, sono ora resi pubblici
    dall'Istitituto superiore di Sanità. Obiettivo dell'indagine era
    rilevare eventuali eccessi di mortalità, incidenza oncologica e
    morbosità stimata attraverso i dati di ospedalizzazione, riferibili
    all'esposizione a contaminanti ambientali. Per tenere conto
    dell'influenza di condizioni socio-economiche diverse tra le popolazioni
    in esame e quella di riferimento, gli indicatori di mortalità,
    ospedalizzazione e di incidenza calcolati sono stati corretti con
    l'Indice di Deprivazione (ID) messo a punto per lo studio Sentieri.
    «Nel
    complesso - si legge nelle Conclusioni tracciate dall'Iss - il quadro
    che si desume dall'insieme delle evidenze disponibili presentate nello
    studio, relative ai due territori (Terra dei Fuochi e Sin di Taranto) ha
    permesso di formulare alcune raccomandazioni di Sanità Pubblica che
    attengono a misure di prevenzione da attuare a beneficio delle
    popolazioni, con particolare attenzione alla tutela della salute
    materno-infantile già nel periodo prenatale; esse sono contenute nella
    relazione relativa allo Studio, costituita da oltre 200 pagine, che
    descrive dettagliatamente metodi, dati e risultati, nel caso della Terra
    dei Fuochi aggregati per le Province di Napoli e Caserta e
    ulteriormente disaggregati a livello comunale, e che è corredata da
    un'ampia bibliografia che viene pubblicata integralmente. Parallelamente
    al proseguimento al percorso di risanamento ambientale in atto, i dati
    che emergono dallo studio avvalorano l'importanza di tutte le procedure
    di prevenzione accreditate nell'ambito materno-infantile, pediatrico e
    adolescenziale nonché dell'età adulta e l'ottimizzazione dei percorsi
    diagnostici e terapeutici per le diverse patologie considerate come
    previsto in altri documenti prodotti in attuazione della Legge 6 del
    6/2/2014 cosiddetta "Terra dei Fuochi"».

I principali risultati dell'indagine sulla Terra dei fuochi.
Il quadro epidemiologico della popolazione residente nei 55 comuni
della Terra dei fuochi - si legge nel comunicato dell'Iss - è
caratterizzato da una serie di eccessi della mortalità e
dell'ospedalizzazione per diverse patologie a eziologia multifattoriale
(che ammettono fra i loro fattori di rischio accertati o sospetti
l'esposizione a un insieme di inquinanti ambientali che possono essere
emessi o rilasciati da siti di smaltimento illegale di rifiuti
pericolosi e/o di combustione incontrollata di rifiuti sia pericolosi,
sia solidi urbani). Nell'insieme dei comuni della TdF della provincia di
Napoli (32 comuni) e della provincia di Caserta (23 comuni) la
mortalità generale è in eccesso in entrambi i generi. Nella provincia di
Napoli SMR (rapporto standardizzato di mortalità) 110 per gli uomini e
113 per le donne. Nella provincia di Caserta SMR 104 per gli uomini e
106 per le donne.
In particolare è stato individuato il gruppo di patologie per le
quali sussiste un eccesso di rischio in entrambi i generi per tutti i
tre indicatori utilizzati (mortalità, ricoveri, incidenza tumorale,
quest'ultima, si ricordi, disponibile per la sola provincia di Napoli), è
costituito da: tumori maligni dello stomaco (SMR uomini , del fegato,
del polmone, della vescica, del pancreas (tranne che nell'incidenza fra
le donne), della laringe (tranne che nella mortalità fra le donne), del
rene (tranne che nell'incidenza fra gli uomini), linfoma non Hodgkin
(tranne che nella mortalità fra gli uomini). Il tumore della mammella è
in eccesso in tutti i 3 indicatori. In provincia di Caserta eccessi in
entrambi i generi per i due esiti disponibili (mortalità e ricoveri
ospedalieri) riguardano i tumori maligni dello stomaco e del fegato; i
tumori del polmone, della vescica e della laringe risultano in eccesso
tra i soli uomini.

La salute infantile nella Terra dei fuochi. «Non
si osservano - si legge nel comunicato Iss - eccessi di mortalità».
Resta «meritevole di attenzione il quadro che emerge dai dati di
ospedalizzazione che segnalano un eccesso di bambini ricoverati nel
primo anno di vita per tutti i tumori (nella provincia di Napoli
SHR-rapporto standardizzato di ospedalizzazione - 151 e nella provincia
di Caserta SHR 168); per quanto riguarda i tumori del sistema nervoso
centrale si osserva un eccesso di ospedalizzazione nella provincia di
Caserta (SHR 189). Per quanto riguarda la fascia di età 0-14 anni si
osserva un eccesso di ospedalizzazione per leucemie in provincia di
Caserta (SHR 123). Nella provincia di Napoli, servita dal Registro
Tumori, si è osservato un eccesso di incidenza per tumori del sistema
nervoso centrale nel primo anno di vita (SIR 228) e nelle classi d'età
0-14 (SIR 142)».


I principali risultati per il Sin (sito di interesse nazionale) di Taranto.
Lo studio «conferma le criticità del profilo sanitario della
popolazione di Taranto emerse in precedenti indagini». Si segnalano
«eccessi di rischio per le patologie per le quali è verosimile
presupporre un contributo eziologico delle contaminazioni ambientali che
caratterizzano l'area in esame, come causa o concausa, quali: tumore
del polmone, mesotelioma della pleura, malattie dell'apparato
respiratorio nel loro complesso, malattie respiratorie acute, malattie
respiratorie croniche. Il quadro di eccessi in entrambi i generi
riguarda anche molte altre patologie, «rafforzando l'ipotesi di un
contributo eziologico ambientale in un'area come quella di Taranto ove è
predominante la presenza maschile nelle attività lavorative legate al
settore industriale».
Salute infantile nel SIN di Taranto.
Per quanto riguarda la fascia d'età pediatrica (0-14 anni , si osserva
un eccesso di mortalità per tutte le cause (SMR 121), e di
ospedalizzazione per le malattie respiratorie acute (SHR 105), inoltre,
per tutti i tumori si osserva un eccesso di incidenza (SIR 154). Nel
corso del primo anno di vita si osserva un eccesso di mortalità per
tutte le cause (SMR 120) ascrivibile all'eccesso di mortalità per alcune
condizioni morbose di origine perinatale (SMR 145); per questa stessa
causa si osserva un eccesso di ospedalizzazione (SHR 117).

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