Comitato Vicentino NO comafie – “ACQUA PREOCCUPA “MA IL CANTIERE NON INQUINA LA FALDA”. Questo è il titolo dell’articolo apparso su il “Giornale di Vicenza” di oggi, ma a noi preoccupa molto quello che può fare l’acqua sia infiltrandosi all’interno dei terreni sia per l’uso irriguo, e che dai nostri dati risulta abbia già fatto i suoi danni, vista anche il decesso accertato dei 5 animali in 10 mesi; naturalmente tutto opportunamente denunciato non solo su network, ma soprattutto agli organi competenti quali la procura. E proprio per questo ci teniamo a rispondere alle dichiarazioni riportate sul quotidiano su citato, dal Presidente Zaia. Noi Presidente, non lanciamo falsi allarmismi per network, ma riportiamo datti di fatto opportunamente denunciati in Procura.
Prova sono gli esposti presentati dal nostro Presidente e dal Consigliere Regionale Pettenò, per i quali sono in corso indagini. Il recente rapporto ARPAV non fa altro che confermare alcuni nostri timori per i quali sono stati presentati i ricorsi di cui sopra anche in agosto e settembre. Chiediamo a Restaino se i dati erano così pubblici, perché quando il nostro Presidente ve li ha espressamente richiesti a fine agosto, non ne è stata consegnata copia? Tant’è che ci siamo dovuti rivolgere agli uffici di uno dei comuni interessati, che tra l’altro li ha ricevuti solo lo scorso 14 settembre, invece che al 16 luglio. E poi chi ci dice che l’alcalinità così elevata dell’acqua e delle sostanze del sottofondo autostradale, non abbiano compromesso la falda? Sono stati fatti rilievi al di fuori delle zone circostanti i fossati? Si pensa sia sufficiente recintare un fossato perché l’acqua non penetri nei terreni? Se permettete questi non sono falsi allarmismi, sono dati di fatto che ci preoccupano e come. I timori ci rimangono, anche se lor signori, che hanno tutti gli interessi, ci vogliono tranquillizzare. Noi vogliamo la verità, la salute è un bene prezioso e vale più di un’autostrada e con essa non ci si gioca. Rimaniamo in attesa dei risultati sui rilievi dopo le piogge, sperando che questi siano diffusi pubblicamente in tempo reale e non a distanza di due mesi e magari, dopo l’inaugurazione del prossimo tratto autostradale.