Siamo felici di apprendere da “Il Mattino di Padova” del 20 dicembre, che la Procura Distrettuale Antimafia, sta, finalmente, indagando sugli appalti della Valdastico Sud. Negli articoli di Daniele Ferrazza, appare uno Schneck preoccupato e seccato, che avvia una indagine interna alla Holding A4, che si è conclusa i giorni scorsi con un nulla di fatto, il fatto non sussiste, della stessa opinione non è però la Procura. Appare anche che il Sindaco di Agugliaro Roberto Adriolo fosse da tempo preoccupato per la presenza meridionale e non autoctona, nei cantieri, piuttosto per i danni che il tratto autostradale comporta al suo territorio.
E’ da chiedersi perché i sindaci si preoccupano della presenza dei lavoratori del sud, piuttosto che in vece di quello che ci sta sotto il manto stradale, che non è solo mafia, appalti illeciti, sfruttamento dei lavoratori, spesso mal pagati e forse anche in nero e ai limiti della sicurezza di cantiere, ma anche sostanze inquinanti e a quanto sembra in alcuni tratti, nella fattispecie ad Agugliaro, illegalità procedurale e progettuale.
Lor signori deridono il Comitato Vicentino No Ecomafie e il suo presidente, ma proprio gli esposti e le segnalazioni presentate dai cittadini tra cui il presidente del comitato, hanno permesso di avviare le indagini.
Un Sindaco dovrebbe per legge, garantire la sicurezza e la salute dei cittadini, invece i sindaci della Valdastico sud, pensano solo ai vantaggi economici che ne possono trarre con lo sviluppo cementificatorio nel settore dei servizi (nuovo magazzino logistico Despar) e artigianali (zone già costruite, ma fantasma) e non alla salute, al settore agricolo di pregio, compromesso. Eppure i dati scientifici in nostro possesso e quelli dell’Arpav dovrebbero far preoccupare i cittadini e gli stessi sindaci.
Si spera che pur essendo l’iter giudiziario lungo, alla fine si arrivi per salvaguardare la salute dei cittadini, quanto meno ad una bonifica del tratto autostradale, al ripristino della legalità, poiché lo sfregio al paesaggio euganeo-berico è già stato fatto, rompendo con esso i suoi equilibri naturali.
Marco Nosarini – Presidente del Comitato Vicentino No Ecomafie