VALDASTICO SUD, LA GOMORRA PADANA e I POLITICI NAZIONALI E LOCALI

31.08.2015 12:54

I politici e il governo si è tanto scandalizzato per il funerale del Casamonica, di un capo clan della mafia romana, ma oggi 31 agosto, inaugura l'autostrada della mafia, la Valdastico Sud o A31 sud. Un'autostrada  per cui è stata fatta una commissione ad'hoc da parte delle camere proprio per i rifiuti interrati sotto il manto d'asfalto, l'inquinamento delle falde, anche se non ha indagato sulle irregolarità progettuali e di cantiere. Un'autostrada dove sono coinvolti gli stessi personaggi della "Brebemi" e noti politici veneti e vicentini, coinvolti anche sull'affaire Mose. Tutto questo poteva essere fermato, solo che non c'è stata la volontà di procedere al sequestro dei cantieri e non c'è la volontà di chiudere il tratto autostradale per la bonifica. La risposta del governo alla commissione ambientale, non indifferente di quella di tutti i governi degli ultimi dieci anni, è si va avanti. E oggi Delrio sarà presente all'inaugurazione dell'autostrada della mafia.
Ciò denota come in Italia siamo in mano ad una politica corrotta e collusa con le diverse tipologie mafiose, che pensa solo all'
Affaire e non alla salute dei suoi cittadini.

L'affaire Valdastico sud, è un biscione di 54 chilometri che si è mangiato non solo la campagna del basso vicentino, ma che sta inquinando la nostra acqua, e divorando anche la vita vegetale e animale, compreso quella umana, è molto appetibile sia per nascondere i rifiuti pericolosi, sia per i proventi da finanziamenti ad opere spesso inutili come cavalcavia che finiscono in terreni agricoli. Fossi con canneti cementati, animali morti, aumento di linfomi, il valore culturale delle ville palladiane compromesso, gli stessi prodotti agricoli e gli orti rischiano di essere compromessi, così come gli allevamenti. L'acqua per l'irrigazione, "grazie" a ciò che è nascosto sotto il manto autostradale, sostanze chimiche con valori elevati, vedi cloruri, borio, piombo, arsenico, cadmio, selenico, mercurio, amianto, nichel, berillio e il molibdeno è altresì compromessa. Queste sono tutte sostanze cancerogene tranne il molibdeno, che però preso in quantità elevate porta ad una precoce anemia e alla morte. E' da chiedersi se l'aumento dei linfomi nel basso vicentino non sia dovuto a ciò che si trova nella pancia di questo grande biscione, che a quanto sembra non contiene solo scarti di fonderia non trattati, ma anche, presumibilmente, fanghi di concia e altri prodotti altamente nocivi, scaricati di notte in modo che nessuno li possa notare, tranne qualche residente, che si è preoccupato vedendo l'acqua del suo pozzo di colore nerastro.
Residenti, che parlano fra i denti, che hanno paura ad affermare, ciò che vedono, in pubblico, poiché intimiditi e minacciati, ammoniti e avvisati sui possibili risvolti negativi che un'eventuale azione potrebbe avere per loro. Nel basso vicentino, la gente pur essendo contro l'opera e vedendone i danni, è rassegnata, ha paura di testimoniare, e si sente lasciata sola da chi nel 2005 aveva promesso di difenderli. Persone che temono per la loro salute e quella dei figli e nipoti, e per le loro colture ed allevamenti.

La Comet (rifiuti speciali), una delle ditte che ha operato in alcuni tratti della Valdastico Sud, è indagata insieme ad altre, per ecomafia, e secondo il rapporto di Roberto Mancini, il poliziotto morto di cancro a causa dei materiali cancerogeni, i rifiuti che andavano al sud, tornavano al nord nella gomorra del nordest - come dichiarato dal P.M. Cristina Ribera - cambiando i codici dei materiali; e sono stati interrati anche sotto il manto autostradale della A31 sud. Se questo rapporto non fosse stato chiuso per anni in un cassetto, come altre denunce dell'ex presidente del "Comitato Vicentino No Ecomafie", Marco Nosarini, si poteva evitare parte del disastro ambientale della Valdastico Sud e anche il suo grave stato di salute.

L'ultimo tratto quello che viene inaugurato oggi,  è anche quello che è stato bloccato per le denunce riguardanti all'irregolarità del tracciato con varianti mai depositate al Ministero delle Infrastrutture a cui fa capo Delrio, e con la falsificazione delle mappe catastali riguardanti la quattrocentesca villa Saraceno-Franchin, la cui villa sovrapponendo le mappe catastali odierne (spesso imprecise) e quelle austriache risulta aver "camminato", e per cui l'attuale proprietario ha fatto più ricorsi anche all'ex Presidente della Repubblica Napolitano. Agugliaro è completamente devastata e questo lo si nota arrivando in questo paese e lo stesso sindaco Andriolo è stato coinvolto nelle indagini. Per non parlare dell'affaire cave che è di contorno, ma non meno appetitoso per i politici basti pensare che non è regolato dal "Piano Cave", ma gestito direttamente dall'assessorato regionale competente.

Nel fra tempo la Valdastico Sud continuerà a immettere vittime tra i residenti e coloro che hanno denunciato le porcherie che ci sono sotto, e tutto questo con il beneplacito finale di un governo e un partito politico il PD che per salvarsi l'immagine impronta una commissione d'indagine ambientale, che asserisce la gravità dell'inquinamento, ma che di fatto non gli e ne frega nulla che ci sia. Fin tanto che a governare ci saranno politici incompetenti e che si fanno corrompere dal potere economico degli affaristi il cui interesse non è certo la salvaguardia dell'ambiente e dei cittadini, ma mettere le mani sull'affaire delle infrastrutture, dell'immobilismo, dei rifiuti e delle cave, e che i cittadini continueranno a dare il loro voto a questi personaggi, non ci sarà possibilità di migliorare la situazione e si andrà sempre verso ad una strada del non ritorno, i cui cambiamenti climatici ne sono una conseguenza. Fra qualche giorno quando arriverà il periodo delle grandi piogge vedremo quanto l'impermeabilizzazione delle gallerie del Liona e di Saline terrà.
Nel fra tempo il casello autostradale di Noventa Vicentina essendo costruito su una zona paludosa il cui svuotamento dall'acqua sottostante, non da consistenza al sedime su cui è impiantato, sta per crolare come le case confinanti con il tratto autostradale.

Irene Rui - Presidente del Comitato Vicentino No Ecomafie.


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